Domande durante il dialogo con il disegno

Ricordiamoci che quando utilizzo questa tecnica anche il terapeuta entra in Defoult Mode Network e attraverso la sua capacità di simbolizzare, accompagna, guida la persona ad esplorare sé stessa e il proprio panorama interiore attraverso le immagini, le metafore, le similitudini e le analogie.

Il terapeuta si fida o si affida al flusso dei processi creativo scaturito dal proprio mondo immaginale e quello della persona.

“La psiche è immagine” , diceva JUNG, perciò le immagini sono la chiave di accesso ai processi
psichici profondi.

Le domande attivano la “ricerca di senso” del nostro cervello, quei sistemi innati (“sistema della ricerca” o “the seeking” secondo Pankesepp), ossia la capacità della mente di orientare se stessa a trovare risorse e soluzioni impossibili alla mente razionale.

La narrativa condivisa che contraddistingue il colloquio, durante l’esposizione del disegno, permette una rielaborazione dei contenuti emotivi in modo da reintegrarli nella propria identità autobiografica.

  • Quali elementi ti colpiscono o attirano la tua attenzione in questo momento ?
  • Quali simboli sono presenti ?
  • Ci sono associazioni che emergono da questo?
  • Quali emozioni provi in questo momento?
  • Quali sensazioni provi nel corpo?
  • Cosa racconta di te questo disegno?
  • Qual è aiuto che ti suggerisce?
  • Quale il passo successivo che ti viene da fare?

Nel modulo 3 della FAD trovate altri consigli utili, insieme a diverse strategie di lavoro con il disegno.